In viaggio verso Agra passando dal tempio delle scimmie

Partenza verso Agra nello stato dell’Uttar Pradesh. Questo non significa che il Rayastan non ha più cartucce in canna. Usciti da Jaipur il nostro autista si inerpica per stradine in mezzo alla jungla fino a che non arriviamo a un parcheggio nel niente.
Ci fa scendere e ci dice che avremmo visto Galta Ji:  il tempio delle scimmie. Strano perché non era nemmeno segnato sulla guida. Così un po’ dubbiosi ci incamminiamo verso l’ignoto.
Ecco un classico esempio di esperienza avventurosa indiana. Il piacere della scoperta, lo stupore dell’ignoto.

Così, dopo aver pagato il classico dazio ad un santone, arriviamo in un piazzale con due templi, uno a destra ed uno a sinistra; c’è una quantità spropositata di scimmie che vaga tranquilla. Proseguendo si vediamo una scalinata “che va su”, incastonata tra due montagne: qualcosa a cui non ero preparato.
Un panorama onirico che purtroppo è stato in parte rovinato da un altro santone ci chiede il dazio per salire le scale. Vediamo così un altro tempio che altro non è che una grandissima tana per centinaia di scimmie.
Poi una piscina sacra per i pellegrini. Tutti felici ci accolgono come amici che non vedono da tempo mentre per farsi notare, i più temerari, azzardano improbabili tuffi nell’acqua benedetta.
Così una bella lavanda nell’acqua sacra del tempio non me la sono fatta mancare. Però solo i piedi. Perché ho fatto il vaccino solo per l’epatite A.
Che dire… se qualcuno andrà a Jaipur consiglio questo tempio come una delle cose più belle del Rajastan!

Proseguendo verso Agra ne vediamo di cose! Come il sorpasso azzardato di autostrada di un tir che va contromano. A noi occidentali pare impossibile ma l’autostrada è piena di gente che va contromano: moto, auto e anche tir. Principalmente per non pagare il pedaggio. Ma alla fine di che ci stupiamo? E’ consuetudine evitare le mucche anche li.
Ad un passaggio a livello abbiamo raggiunto il culmine. Tutti da ogni lato hanno intasato la strada, sia la corsia destra che la sinistra. Quando il passaggio a livello si è aperto tutti fermi perché non c’erano corsie libere. Un tappo insomma. Alcuni con le macchine hanno iniziato a passare tra i campi. Dopo un po’ ci muoviamo a passo d’uomo. si scopre che ad aumentare l’anarchia folle e totale, un coglione aveva abbandonato il tuk tuk in mezzo di strada. TIR e pulman bloccati. Questa è l’India.

Abbiamo visto anche la città abbandonata di Fatehpur Sikri, una città costruita nel 1570 e successivamente abbandonata per scarsità d’acqua. Strutture bellissime, tutte di marmo rosso.

La Tv indiana….

Guardando la TV indiana se ne imparano di cose. In genere si risolve tutto con un balletto. Qui il video di un App Store sul cellulare. Poi pubblicità di cose orrende. Creme per aiutare Tizi con piaghe, bubboni, pustole, piedi marci, sangue dalla bocca… Il che mi fa pensare che ho fatto bene a fare i vaccini. Ah! e anche una pubblicità di Hugh Jakerman che lancia cellulari come fossero stellette ninja. Lo avranno pagato bene


 

La Gallery del Tempio delle scimmie (e la strada fatta per arrivarci)

 

 

Tempio delle scimmie (Galta Ji) incastonato tra due montagne

Il Tempio Galta Ji è stato costruito dentro un passo montano nel Aravalli Hills a 10 km. est di Jaipur. Fin da primi anni del 1500 è stato un rifugio per asceti indù appartenenti al Vaishnavite Ramanandi. Il tempio attuale fu costruito da Diwan Rao Kriparam, un cortigiano di Sawai Jai Singh II, nel 18 ° secolo. Il cuore del sito è il Tempio di Galtaji, costruito in pietra rosa; esso presenta una serie di padiglioni con tetti arrotondati, colonne scolpite e pareti dipinte. Il complesso si sviluppa intorno a una sorgente naturale e le cascate che creano due piscine a più livelli, la piscina superiore e inferiore, utilizzato per la balneazione dai pellegrini.
Vi è un altro tempio nel complesso, il tempio di Balaji. Costruito sulla cima più alta della città di Galta è Diwan Kriparam, Tempio del Sole, dedicato a Surya, il dio del sole nell’induismo ed è stato costruito nel 18 ° secolo.